Ancora più folle l’idea che un berlinese ti bombardi di messaggi galanti fino a che decidi di rispondere con un sì al suo ennesimo invito a cena. L’uomo francese, invece, fa tutto questo e, prima del gran giorno, ti chiede almeno tre volte se sei certa che andrai all’appuntamento, sviolinandoti la sua incommensurabile felicità all’idea di rivederti. Ed eccoti lì: sola e stupida al tavolo del ristorante...e non ti è venuto nemmeno a prendere! Quando lo chiami inferocita, ti sussurra, con voce appena percettibile, il suo inconsolabile dispiacere per averti dato buca, ma purtroppo sua madre è stata improvvisamente ricoverata in ospedale. Da fare da sottofondo alla telefonata, allegri schiamazzi di bambini. Non è uno scherzo. É già successo più volte.
Parigi è la patria degli infedeli. Un enorme calderone di triangoli amorosi di ogni sorta. Soprattutto tra i ceti più alti, l‘“amante“ è un’istituzione. L’ex presidente francese Mitterand con la seconda moglie ”ufficiosa“, o il dongiovanni Dominique Strauß-Kahn sono solo la punta dell’iceberg. Non ci si separa: si mente, si sorride e si mantengono le apparenze. Poster giganti sui muri delle stazioni della metropolitana pubblicizzano candidamente un sito specializzato in incontri per avventure extraconiugali. Poi ci sono anche quelli che davanti al primo bicchiere di vino rosso ti chiedono se saresti disposta ad accompagnarli ad una festa per scambisti o quelli che, dopo il primo aperitivo dopo il lavoro, ti chiedono se preferisci continuare la serata a casa tua o a casa loro. E mentre sorseggi il tuo Margarita per temporeggiare ed organizzare una risposta adeguata, questi sono già spariti verso una preda meno difficile di te. Il peggio del peggio è quella categoria di uomo che manda una mail a tappeto con un invito per la serata a tutte le donne nella sua agenda, senza nemmeno avere il buon gusto di oscurare le decine di indirizzi di tutte le altre ”chéries“ a cui è stato recapitato l’invito, oltre che a te.
Mi sono serviti cinque anni prima di poter fare quella romantica passeggiata a due con un francese, e tre prima che, finalmente, perdesse sul serio la testa per me.